COMUNICATO STAMPA NEWTON PAYTON BARI 04/06/2011

PALLANUOTO, PLAYOUT SERIE A/2:
Newton Payton Bari, in gara 1 a Brescia il sogno sfuma a sette secondi dalla fine dei tempi regolamentari. Cufino: "Abbiamo il dovere di provarci fino in fondo”
Mai così lontano da Bari: si gioca sabato a Brescia alle 17


PALLANUOTO BRESCIA – NEWTON PAYTON BARI 11-9 dts (4-2; 1-2; 2-4; 2-1; 0-0; 2-0)

Pallanuoto Brescia: Brida, Nicche 1, Zugni, Maitini, Miotto, Pederzoli 1, Tortelli 3, G. Foresti 1, Di Pilato 2, Turati 1, Boccali, Sussarello, Massa 2. All. Sussarello

Newton Payton Bari: Lignano, Angarano, Foglio, Patti, Provenzale 5, Mannarini 1, Martiradonna, Santamato 1, Di Pasquale, Sassanelli, Cuccovillo, De Bellis 2, Budjen. All. Cufino

Arbitri: Pinato e D. Bianco

Note: parziali 4-2,1-2, 2-4, 2-1. Supplementari 0-0, 2-0. Nessuno è uscito per limite di falli.
Superiorità numeriche: Brescia 4/12 e Bari 1/8.
Spettatori 400

Persa la battaglia, non la guerra. Il sogno della Newton Payton Bari di espugnare la piscina Lamarmora nel match di andata della finale playout contro la pallanuoto Brescia si infrange a sette secondi dal termine con il gol del 9-9 dei lombardi che poi si impongono ai supplementari. Ma il team del presidente Rossi, pur nella delusione dell’ impresa sfumata esce a testa alta dal primo confronto con Foresti e soci, dimostrando che ci sono tutte le potenzialità per cui la parola fine sulla propria esperienza in A2 sia ancora ben lontana dall’essere scritta. Basta solo crederci, quanto non fatto nell’overtime di gara 1.
I timori della vigilia in casa Payton si tramutano in triste realtà sin dalle prime battute: i padroni di casa confermano di essere squadra coriacea, esperta e più abituata a sopportare la pressione di un match da dentro o fuori. Non sorprende dunque che i ragazzi di Cufino, quasi senza colpo ferire, si trovino in men che non si dica sotto di due reti. La reazione barese è affidata a bomber Provenzale che accorcia dalla distanza (2-1). Ma Brescia non si scompone affatto: la formazione di Mister Sussarello mantiene lucidità e sangue freddo in zona gol e allunga fino al 4-1. La marcatura di De Bellis in finale di prima frazione per gli ospiti ha quindi lo stesso effetto di una boccata d’ossigeno per chi fa fatica a respirare (4-2). È soprattutto il grande cuore di Di Pasquale e compagni a ravvivare nel secondo quarto le speranze pugliesi. Ancora De Bellis mostra di avere la mano calda sottoporta (4-3). I lombardi però non mollano mantenendo buone percentuali al tiro (5-3). Ma la Payton non è più la formazione timida di inizio gara: il solito Provenzale finalizza una buona manovra offensiva consentendo alla propria squadra di riportarsi in scia ai rivali a metà gara (5-4). Nel terzo parziale i draghetti biancoverdi fanno fuoco e fiamme. Prima Santamato e Mannarini ribaltano il risultato (5-6), poi, alla successiva prevedibile replica bresciana risponde uno scatenato Provenzale con una strepitosa doppietta (a fine partita saranno ben cinque le prodezze personali del cannoniere barese). A otto minuti dalla fine la Payton è in vantaggio (7-8). Il capolavoro della compagine del capoluogo pugliese prosegue anche nella quarta frazione, quando i ragazzi di Cufino danno fondo a tutte le loro risorse fisiche e mentali per contenere la rabbiosa determinazione dei lombardi. Ma ad una manciata di secondi dal traguardo, dopo un botta e risposta di metà tempo che aveva lasciate inalterate le distanze (8-9), arriva il gol dei locali a raggelare gli entusiasmi biancoverdi (9-9). Si va ai supplementari. E qui la dura legge dello sport spiega inesorabile i suoi effetti. Bari ripensa a quello che poteva essere e non è stato e crolla psicologicamente, quasi rinunciando ad attaccare; Brescia, dopo essere stata a un passo dall’inferno sale in paradiso con le due reti che chiudono il match (11-9). “Se riteniamo di dover essere soddisfatti per il semplice fatto che siamo arrivati a un nulla dal la vittoria, vuol dire che non abbiamo capito nulla e che questo campionato è trascorso invano” – le parole a fine gara di Bruno Cufino, tecnico dei baresi – “dovremmo invece interrogarci sui tanti errori commessi anche oggi, sulla bassissima efficacia nelle azioni con l’uomo in più, sulla cattiva interpretazione della marcatura del centroboa avversario, sull’insano rifiuto ad offendere nei tempi supplementari. Ma il tempo di riflettere è finito. Abbiamo il dovere di giocarcela fino in fondo e di coniugare un unico verbo da qui alla fine: vincere. E per farlo è necessario fare quel salto in più che ancora non abbiamo spiccato”. I biancoverdi ci proveranno sabato prossimo, in gara 2, davanti al proprio pubblico.
   
 
Ufficio stampa Newton Payton Bari
 
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